Sala lettura a Fieracavalli

..............che si occupi di divulgare la cultura equestre, permettendo nel contempo ai tanti semplici appassionati come noi, di reperire informazioni utili su stage, corsi, scuole, libri, lavori di ricerca; collaborando e confrontandoci con singoli, associazioni, strutture istituzionali, gruppi di professionisti o amatoriali, sia italiani che europei, che condividono i nostri principi.

........Non grandi progetti ma, se così possiamo dire, micro-iniziative finalizzate alla ricerca del modo più semplice e sereno per stare con il proprio cavallo; con l’obbiettivo di crescere nel rispetto del cavallo stesso, come abbiamo detto in primo luogo, ma anche nel rispetto delle potenzialità e degli interessi di ogni singolo associato o simpatizzante.

Queste sono alcune delle parole con le quali sette anni fa abbiamo deciso di presentare la nostra associazione sportiva. A Fieracavalli un altra di queste micro-iniziative ci ha visto protagonisti.  In sordina, senza grandi clamori come nel nostro stile più puro, grazie all’invito di Marzia Maestri dell’ AICL abbiamo messo a disposizione di tutti gli appassionati che avevano voglia di sedersi e leggere un buon libro i testi di Nuno OLiveira e dei suoi allievi provenienti dalla nostra biblioteca, in italiano, francese ed inglese.

Ancora un grazie a Marzia Maestri e Gino Cassetti che hanno pensato di dedicare un piccolo spazio del loro stand al grande maestro portoghese. 
 

Stage Equitazione Comparativa


Vorrei innanzitutto dire che sono molto dispiaciuto di non aver potuto partecipare a questo evento che ritengo la base per un importante crescita di tutto quel movimento di persone che cercano di praticare un equitazione più rispettosa del benessere del cavallo.

Mi pare, da quanto letto sul web che non tutto sia andato per il meglio. Questo è comprensibile visto che si tratta di qualcosa di veramente nuovo che necessita giocoforza di un periodo di rodaggio prima di poter dare i suoi frutti. Mi permetto di dare qualche consiglio agli organizzatori e agli istruttori partecipanti sperando di essere di aiuto e nella speranza che tutto questo possa portare a dei risultati concreti. Innanzitutto trovo indispensabile trovare e codificare delle idee e degli obbiettivi comuni e cercare di fare il massimo sforzo per trovare una condivisione di idee che leghi tutti questi movimenti perché se si continua a litigare non si fa' altro che il gioco della FISE.

Io credo che ormai quelli che la pensano in un certo modo sono diventati la maggioranza, ma purtroppo sono divisi in “sette”, passatemi il termine, sempre pronte a litigare tra di loro e quindi non sono in grado di formare un fronte compatto che finalmente spazzi via il marcio che c'è nella FISE di cui i cavalli sono i primi a farne le spese. (Poi ne facciamo le spese anche noi perché buona parte dei soldi utilizzate dalla FISE sono soldi nostri, ma questo è un altro discorso)

Come giustamente ha detto Francesco Vedani non bisogna aver paura di esprimere i nostri pareri anche se fortemente critici, ma bisogna farlo per comprendere il perché delle differenti tecniche e non con secondi fini.

Ci dovrebbe essere un moderatore che stimoli il dialogo e lo canalizzi in questa direzione. Ad esempio AR Dressage Antonello Ruzittu dice che non condivide quasi niente della tecnica di Karl, il Dott. Mazzoleni dopo averne esaltato le capacita tecniche ed averlo paragonato a Nuno Oliveira se ne allontana. Bene allora se io fossi il moderatore vorrei sapere il perché di tutto questo. Se si tratta di antipatia personale, ok, ci può stare non si può e non si deve essere simpatici a tutti, ma se invece si pensa che nella tecnica di Karl ci sia qualcosa che non è completamente a favore del benessere del cavallo bisogna che venga fuori, bisogna parlarne, bisogna capire se in questo c'è un fondo di verità.

Per questioni commerciali o per altri motivi che io non conosco oggi c'è la tendenza a creare dei metodi che poi vengono prontamente brevettati, bisogna mettersi in testa che questo, alla lunga è controproducente.

Tutti i “metodi brevettati” nascondono trucchi e falsità, cerchiamo insieme di sviscerarli senza paura di perdere un pezzo del nostro orticello o di ammettere qualche svista, molto spesso si tratta solo essere più onesti nei confronti dei cavalli e dei nostri allievi.

Se riusciamo a vedere l'equitazione come una serie di esercizi di ginnastica utili al benessere del cavallo, come si può anche solo pensare di usare una serie di esercizi standard quando ci trova di fronte ad una serie infinita di esseri viventi diversi tra loro per morfologia, attitudine, età, storia personale ? Si rischiano di vedere e purtroppo si vedono situazioni al limite del grottesco, cavalli di diciott'anni rigidi e pieni di dolori costretti a sforzasi in improbabili esercizi di spalla in dentro perché la spalla in dentro è l'aspirina dell'equitazione o sparati in un trotto spacca anche perché il posteriore deve essere attivo !!!

Non bisogna poi dimenticare che in Italia la stragrande maggioranza degli agonisti pratica salto ostacoli e quindi, magari in futuro per non mettere troppa carne al fuoco, bisognerebbe capire se certe tecniche possano portare a risultati negativi per cavalli che poi devono essere utilizzati nel salto ostacoli. In questo campo sembra proprio esserci una grande confusione.

Mi pare inoltre che la presenza di un rappresentante della FISE sia non solo auspicabile ma necessaria. Possibilmente un tecnico di livello nazionale, giusto invitare anche il presidente, ma è necessaria la presenza di un tecnico per poter fare un confronto …....tecnico.

Quello del confronto con la FISE rimane sicuramente un tasto dolente, bisogna dire la verità, tutti quelli che stanno percorrendo una certa strada sono fortemente critici nei confronti della federazione, inutile nasconderlo. D'altra parte nonostante le parole del sig. Truppa che ci rassicura sul fatto che la figlia non usa redini di ritorno e rollkur il Dressage si è talmente allontanato dai principi a cui si ispirava che il confronto diventa veramente difficile. Che Valentina Truppa sia meno peggio di altri non ci può bastare e soprattutto quello che più dispiace è il fatto che diventi un punto di riferimento . Bisogna essere chiari, tutto il mio rispetto per una ragazza che sicuramente ha fatto tanti sacrifici, ma non può e non deve essere un esempio se si vuole intraprendere una strada che conduca verso un equitazione di qualità !!

Questo è un cavallo che soffre, i suoi occhi, le sue orecchie e la sua coda parlano chiaro!!!


Cercate di non fraintendere, niente di personale, è tutto il sistema che non va !!!


Comunque, per correttezza di informazione, anche nel mondo dell'equitazione accademica c'è ancora tanta confusione e cavalieri ben lontani dall'equitazione che dicono di praticare che vengono portati come esempio.

Come sempre niente di personale, solo il rammarico perché è un ragazzo che potrebbe montare molto bene. Il commento della signora Lahaye dice tutto. .Da notare che per fare certe cose non c'è bisogno di redini di ritorno.





Mi fermo qui, grazie a chi ha avuto la pazienza di leggere tutto e agli organizzatori di questi eventi ai quali auspico di riuscire ad andare più a fondo nel confronto.

Un ultimo consiglio, almeno con un Cavallo lasciate un attimo da parte le tecniche, fermatevi a guardare il Cavallo, ascoltatelo, cercate di individuare insieme le sue necessità e non quelle del cavaliere, le sue potenzialità, le sue attitudini, cercate insieme di capire quale sia la ginnastica di cui necessita per stare bene e poi.........., eventualmente, si parlerà di come far capire al cavallo come praticare questa ginnastica e fargli comprendere quanto questa sia importante per lui.








Prima Festa Regionale Sport In Ambiente

Nata intorno ad un tavolo tra una fetta di salame ed una di pecorino, come giustamente ha sottolineato Giorgio Campioli durante la conferenza stampa di presentazione dell'evento, si è finalmente tenuta la festa regionale dello sport in ambiente.

Aggiungo io, nata dalla passione e dall'entusiasmo di un gruppo di dirigenti sportivi che nonostante i pochi mezzi economici a disposizione hanno messo in campo tutta la loro passione per dare vita a una due giorni di sport all'aria aperta che è già una pietra miliare del nuovo corso intrapreso dalla UISP.
Un nuovo corso che ha per parole chiave contaminazione e condivisione. Leghe unite e unione delle leghe per uno sport veramente per tutti e alla portata di tutti.

Dopo un sabato piovoso che ha di fatto impedito lo svolgimento della manifestazione la domenica ci ha regalato un tempo decisamente variabile che non ci ha fatto mancare nulla, pioggia compresa. Proprio questa estrema variabilità, a prima vista negativa, ha invece dato a tutti i partecipanti la possibilità di assaporare il vero spirito con il quale va affrontata la pratica degli sport in ambiente naturale. La la tensione dei preparativi, il tempo che passa lentamente mentre si chiacchiera sotto la pioggia ed infine la gioia del sole che torna a bucare le nuvole e rimette tutti in moto.

Veramente tante le iniziative che hanno fatto da cornice ed allo stesso tempo da contenitore a questa due giorni di festa. Chiedo scusa a tutti gli altri e mi permetto di ricordare il grande lavoro della Lega vela che ha permesso a tantissimi bambini di provare l'ebrezza della navigazione a vela a due passi da casa.

Per quanto riguarda il lavoro della Lega Attività Equestri, che mi ha visto direttamente coinvolto nella veste di coordinatore, vorrei soprattutto sottolineare quanto sia stato importante poter parlare con la gente e spiegargli la nostra scelta di rinunciare al classico “battesimo della sella” troppo stressante per il cavallo sia dal punto di vista fisico che psicologico. Un ottima occasione di “educare alle attività equestri” spiegando una scelta etica che, con mia grande soddisfazione, è stata immediatamente recepita e condivisa dai partecipanti.


Per ringraziare tutti occorrerebbero veramente troppe righe, mi limito a far sapere a tutti quelli che erano lì che in questo momento il mi pensiero è per loro.

A tutti un invito a promuovere e a partecipare ai prossimi eventi.


Alberto Alciator



Seconda Festa Regionale Sport In Ambiente

Anche quest'anno questo importante evento ci ha visto in prima linea come coordinatori delle attività equestri, abbiamo presentato l'attività cavalgiocare e un piccolo spettacolo di volteggio e già stiamo pensando al prossimo anno con tutte le intenzioni di proporre anche un saggio degli allievi a cavallo.  


Anche quest'anno vi propongo le mie riflessioni, una breve rilettura di questa due giorni di divertimento vista attraverso gli occhi di una delle tante volontarie.

Ignara di ciò che realmente l'aspettava, la bellezza di una Donna e l'incoscienza di una bambina, appena le hanno chiesto aiuto non ha avuto un attimo di esitazione. "Ok, ci sono" è stata la sua risposta.
L'ho vista felice e sorridente mentre indossava con orgoglio la maglietta della Associazione organizzatrice, ho visto i suoi occhi brillare, l'ho vista impavida lanciarsi nel frenetico andirivieni del punto di ristoro.
Un lavoraccio, tempi strettissimi, la gente che si ammucchia disordinatamente davanti al banco delle ordinazioni, qualcuno che è impaziente, qualcuno che si lamenta. Ogni volta che passo la guardo, i suoi occhi brillano e il suo entusiasmo è sempre al massimo nonostante le prime ore siano passate senza sosta. La giornata è bella, soleggiata, calda, grandi e bambini vogliono viverla fino all'ultimo raggio di sole. Le ore di lavoro cominciano ad essere veramente tante, ma lei è sempre lì gentile e sorridente con tutti. I segni della stanchezza cominciano ad apparire sul suo viso, ma i suoi occhi non smettono di brillare!
Sono gli occhi del volontario che, senza chiedere nulla in cambio, spinto solo dalla passione e dall'amore per ciò che sta facendo lavora, suda, inventa, digiuna, non dorme, solo per regalare agli altri una giornata di gioia.
Nella luce di quegli occhi io vedo tutti gli occhi dei volontari di questa festa e adesso che i fari sono spenti, nel silenzio della campagna, in compagnia del cavallo che mi guarda e sembra capirmi, penso a tutti quelli che ho incontrato e a quelli che ho conosciuto, al velista, al giocoliere, all'intagliatore di archi, alla cameriera e finalmente mi rendo conto di quanto la luce dei loro occhi potrà ancora illuminare le giornate di tutti noi.
Un grazie di cuore a tutti quelli che hanno collaborato ed in particolare ai ragazzi dell'ASD Xenia Sailing che si sono fatti carico dell'organizzazione.

Alberto Alciator

Convegno Omaggio a Nuno Oliveira Travagliato maggio 2014

Organizzato dalla AICL in occasione del 25° dalla morte del maestro Nuno Oliveira, ci ha visto impegnati nel dare il nostro contributo per la buona riuscita dell'evento. Per un resoconto dell'evento  ed i testi dei contributi degli allievi del maestro contattare direttamente la nostra associazione.



I ringraziamenti di Gino Casstti, presidente AICL

  1. Omaggio a Nuno Oliveira" - Convegno realizzato nell'ambito del 1° Festival Italiano del Cavallo Puro Sangue Lusitano a Travagliatocavalli il 3 Maggio 2014. Un ringraziamento per il contributo alla realizzazione dell'evento: a Marco Gerell...i per i contatti con Dany Lahaye e per la preparazione con lei dei video utilizzati durante il suo intervento; a Alberto Alciator per i contatti con Hélène Arianoff e Paolo Angioni, per la traduzione della bellissima lettera di Hélène e la preparazione del testo del Col. Angioni; a Valentina Manicardi per i contatti con D. Francisco de Braganca e João Pedro Rodrigues e per la traduzione della lettera di D. Francisco de Braganca; a Luisa Falagueira per la traduzione della lettera di João Pedro Rodrigues; a Elena Formantici per la traduzione dell'intervento di Bettina Drummond; a Elena Formantici e Riccardo di Giovanni per aver saputo trasmettere con intensità e passione tutto il contenuto emotivo presente nei testi da loro letti; a Paolo e Stefano Cesarani per l'aiuto dato nell' allestimento della sala. Spero di non aver dimenticato nessuno e nel caso me ne scuso. Grazie di cuore a tutti ! 



  

Conferenza Col. Angioni Novara Ottobre 2010






Partenza da casa ore 11,30, ritorno ore 23,00.

Quasi dodici ore di cui almeno otto passate al volante, una faticaccia, ma ne è valsa la pena.
Per fortuna la buona compagnia non mi manca, una cara amica ed istruttrice, una giovane cavaliera che da oltre un anno studia e monta a Samur ed un giovane allievo entusiasta. 

Due ore di conferenza  scandite dai ritmi del racconto del Colonnello Angioni che con grande maestria riesce a sintetizzare in questo breve spazio di tempo la storia del rapporto uomo-cavallo.
Un racconto in cui storia , geografia, paleontologia, antropologia e tecnica equestre  sono di volta in volta protagonisti o semplici comparse su quel palcoscenico virtuale che il Colonnello ha costruito per farci comprendere l’essenza di questo rapporto.
Un racconto che si snoda attraverso il tempo ed infine arriva a svelare i piccoli grandi segreti del Metodo di Equitazione Naturale ideato da Federico Caprilli  puntualmente illustrati da una serie di fotografie inimitabili ed, infine, da  un breve video che parte e viene fermato  più volte perché prima di vederlo tutto deve essere  perfetto.
Trenta tempi di galoppo, in bianco e nero, senza sonoro, la platea in silenzio, un breve estratto di un percorso di Piero D’Inzeo che inconsapevolmente diventa testimone ideale della validità del metodo.

Di questa giornata ricorderò sempre tre cose:

la fotografia di Ubertalli 
la gioia del Colonnello Angioni nel vedere che alla conferenza era presente anche un giovane
quei trenta tempi di galoppo e il silenzio che li ha accompagnati


Grazie Colonnello


Primo convegno Accademia Caprili

DICEMBRE 2009

 PRIMO CONVEGNO ACCADEMIA CAPRILLI

Una bella giornata invernale fa da cornice ideale al primo convegno organizzato dalla neonata Accademia Caprilli. Abbiamo ritenuto opportuno partecipare a questo convegno per sostenere chi ancora può e deve ricordare i grandi insegnamenti della scuola italiana. Tanti gli interventi da ricordare, senza togliere niente agli altri ne ricordiamo due, quello di Filippo Moyersoen, un elogio al cavallo e quello di Paolo Racugno che nel suo intervento appassionato ha ricordato a tutti i valori universali dello sport.